Il Disturbo oppositivo provocatorio
- ADHD (Disturbo da deficit di attenzione iperattività)
- Disturbi dello spettro dell’autismo
- Disturbi del linguaggio
- Disturbo depressivo maggiore in età evolutiva
- Disturbo oppositivo provocatorio
- Disturbo Ossessivo Compulsivo in età evolutiva
- Disturbi da tic (Tourette, motori o vocali…)
- Disturbi d’ansia nell’infanzia e nell’età evolutiva
- Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione in età evolutiva
Il disturbo oppositivo provocatorio rientra nella categoria dei Disturbi da Comportamento Dirompente, del Controllo degli Impulsi e della Condotta, caratterizzati da condizioni che implicano mancanza di autocontrollo delle proprie emozioni e dei comportamenti. In tali disturbi i problemi descritti si esprimono attraverso comportamenti che violano i diritti altrui, come nel caso di aggressioni, distruzione della proprietà, o che pongono la persona in netto contrasto con le norme sociali o con figure che rappresentano l’autorità.
Nel disturbo oppositivo provocatorio prevalgono emozioni quali la rabbia e l’irritazione, unitamente a comportamenti di polemica e sfida.
Il disturbo oppositivo provocatorio si caratterizza per la presenza frequente e persistente di umore collerico/irritabile (va spesso in collera, è spesso permaloso o contrariato, è spesso adirato e risentito), comportamento polemico/provocatorio (litiga spesso con persone che rappresentano l’autorità, sfida spesso apertamente o rifiuta di rispettare le regole, irrita deliberatamente gli altri, accusa gli altri per i propri errori), vendicatività. Tali sintomi devono presentarsi nell’interagire con almeno una persona diversa da un fratello e sono, spesso, parte di modalità di interazione problematiche con gli altri.
Terapia del disturbo oppositivo provocatorio
In letteratura è stato dimostrato come interventi integrati abbiano maggiore efficacia nel trattamento dei comportamenti aggressivi cercando di intervenire su più fronti e prevedendo interventi individuali, familiari ed extra-familiari, ed eventualmente anche psicofarmacologici.
La Terapia Cognitivo-Comportamentale si centra sulle percezioni e i pensieri del bambino con disturbo oppositivo provocatorio nel fronteggiare situazioni da lui percepite come frustranti o provocatorie
L’approccio cognitivo-comportamentale è costituito da:
- Fase psicoeducativa: si pone come obiettivo quello di insegnare al bambino a riconoscere i meccanismi che attivano la rabbia.
- Fase di acquisizione delle abilità: è finalizzata all’apprendimento di nuove strategie che aiuteranno il bambino a fronteggiare e gestire le situazioni che gli provocano rabbia
- Fase di addestramento all’applicazione delle abilità apprese: l’obiettivo è la messa in pratica delle abilità apprese, anche attraverso l’utilizzo di compiti a casa, al fine di renderle, con l’esercizio, sempre più consuete.
Ultime notizie
D’Estate con Carhambola. Campus Specialistico 2024
7 Maggio 2024
FACCIO IO! Laboratori di Terapia Occupazionale
1 Febbraio 2024
La Terapia Occupazionale
16 Dicembre 2023